Chi siamo
L’associazione Chenàbura-Sardos pro Israele ha il compito di promuovere e diffondere informazioni sulla realtà politica, economica, culturale e scientifica di Israele, favorendo l’amicizia tra la Regione autonoma della Sardegna e lo Stato ebraico e di attuare gli scopi previsti nel proprio Statuto e fa parte della Federazione italiana delle Associazioni Italia Israele.
In particolare l’Associazione organizza, anche in collaborazione con istituzioni pubbliche o private:
– attività culturali: convegni, mostre, conferenze, dibattiti, seminari, rassegne cinematografiche, concerti;
– attività di formazione nelle scuole;
– viaggi tematici in Israele.
Il nostro scopo di aprire un Centro di aggregazione, studio e attività degli Amici d’Israele e di Cultura ebraica nella Città di Cagliari che riteniamo indispensabile per implementare le adesioni e rispondere alla richieste di collaborazione che provengono da tutta la Sardegna ha raggiunto un primo stadio di realizzazione con l’apertura della nostra sede in via Alberto Lamarmora 88 a Cagliari..Oltre alla solidarietà dell’associazionismo in difesa del diritto all’esistenza, alla pace e alla sicurezza dello Stato ebraico d’Israele di molti sardi di ogni credo religioso e politico che ci sostengono, dopo oltre 500 anni dalla cacciata nel 1492 degli ebrei dalla Sardegna si sta anche ricostituendo a Cagliari una Comunità ebraica.
Il percorso sarà lungo e pieno di impegni e responsabilità e una precisazione si rende opportuna su questo argomento :il termine Comunità quando è unito alla parola ebraica supera il senso comune della parola e ne assume uno specifico che necessita una particolare attenzione e rispetto delle regole per la sua realizzazione. Una Comunità ebraica può costituirsi soltanto sulla base di quanto previsto dall’Intesa firmata nel 1987 tra L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane UCEI e la Repubblica italiana e dalla sua legge d’applicazione 8 marzo 1989 n 101 e secondo lo Statuto dell’Ebraismo italiano approvato dall’UCEI; per cui la costituzione di una Comunità ebraica e ogni iniziativa collegata come l’apertura di una Sinagoga deve seguire precise procedure e d’intesa con l’UCEI, passando necessariamente per la costituzione di una Sezione ebraica dipendente e coordinata dalla Comunità romana come le attuali regole impongono.
L’associazione Chenàbura-Sardos pro Israele ha come scopo fondante l’amicizia con lo Stato d’Israele ed ogni attività laica o religiosa che sia che possa implementare gli scambi fra la Sardegna e Israele di ogni tipo, economici, culturali, religiosi e sociali e i suoi soci sono ebrei e non ebrei, religiosi o meno e comunque tutti interessati e rispettosi della cultura ebraica come componente dell’eredità identitaria dei sardi. Per questo il compito di puntare alla costituzione di un percorso verso la Sinagoga cagliaritana e sì specifico degli ebrei sardi, soci e non soci o soci di altre associazioni ma è fortemente supportato da Sardos pro Israele che pensa sia un punto di partenza indispensabile la creazione di un Centro di cultura ebraica ed è per questo che la nostra sede è stata messa a disposizione per attività che vadano in questa specifica direzione.
Gli esempi di un ritorno all’ebraismo nel Sud Italia e la rinascita della Comunità di Palermo ci spinge, in sinergia con l’Associazione Aleph Yod con la quale abbiamo preso diverse iniziative comuni ed altre con le quali siamo in contatto per creare assieme un Istituto Sardo di Studi Ebraici per contribuire all’avvio di un percorso che porti al ritorno nella Città e preferibilmente nell’antica Juderia cagliaritana del quartiere di Castello , dove sorgeva l’ultima Sinagoga, sequestrata, distrutta e sostituita dalla Chiesa di Santa Croce, di una presenza ebraica organizzata con una sede, un luogo di studio e di preghiera, ed in futuro anche una Nuova Sinagoga. Per adesso ci si riunisce per iniziative in sostegno di Israele ed per altre di contenuto più specificatamente spirituale oltre che in case private o in locali presi occasionalmente in affitto o concessi da enti pubblici per ogni altro tipo di iniziative anche nella nostra sede che compatibilmente con la sua dimensione può bene ospitarle.
Lo sviluppo del turismo, delle iniziative scientifiche, accademiche, economiche e culturali che riguardano Israele, il mondo ebraico in generale, l’aumentare in Sardegna di residenti sardi, provenienti dal Continente e da Israele e da altri paesi, di religione ebraica, il crescente interesse dei sardi in generale alla propria eredità culturale che comprende una importante parte ebraica che pur dopo la cacciata è rimasta nella memoria popolare e come eredità di tante famiglie rimaste nell’isola pur costrette a lasciare la religione dei padri, il ritorno di non pochi sardi alla religione ebraica, rendono importanti le nostre attività. Siamo fiduciosi che col vostro sostegno il nostro progetto abbia successo